A talk with

Roy Roger's

Con Greta Ruggiero

Da Bari a Barcellona. Dalla musica classica ai ritmi elettronici. Il percorso di Greta Ruggiero è una traccia in costante evoluzione, geografica e musicale. Un viaggio continentale fatto di consapevolezza artistica, vinili collezionati e set che accompagnano le stroboscopiche nottate catalane, e non solo. Le sue tracce sono un flusso senza soluzione di continuità, un piano sequenza ispirato dallo studio tradizionale e sprigionato attraverso sonorità contemporanee.
A talk with Roy Roger's
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Fin da bambina ho capito che potevo trasporre in note tutto quello che sentivo dentro.
Greta Ruggiero

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Ogni vinile ha un valore unico, posso sentire la sua storia, percepire i suoi trascorsi, catapultarmi nelle vite di chi ha già potuto ascoltarlo.
Greta Ruggiero

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Vedere la gente che balla sulle mie tracce è la più grande soddisfazione che abbia mai provato. Non c’è nulla di meglio.
Greta Ruggiero

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Q&A
Cosa significa per te la musica?
La musica è sempre stata un modo per esprimermi. Permette alla mia mente, alla mia creatività interiore di uscire, di manifestarsi. Fin da bambina ho capito che potevo trasporre in note tutto quello che sentivo dentro: una brutta giornata, uno strano stato emotivo. A volte è difficile trasformare tutto questo in parole, nella musica, invece, ho trovato una piattaforma ideale per comunicare le mie sensazioni.
Quando è entrata in gioco la musica elettronica?
Il trasferimento dall’Italia a Barcellona mi ha aperto le porte della musica elettronica. Qui le arti contemporanee sono in ogni angolo, in ogni contesto. A Bari avevo già iniziato ad ascoltare qualcosa, partendo dalla house e dai Purple Disco Machine, ma l’atmosfera e le feste di Barcellona mi hanno fatto desiderare di esplorare più a fondo questo universo. Avevo 15 anni e da quel momento non ho più smesso di produrre.
Quali sono i tuoi luoghi musicali preferiti di Barcellona?
Tra i locali in cui mi piace proprio suonare ci sono il Macarena club e 303 Audiophile e mi piacerebbe molto suonare al Red58 e al Nitsa club. Quando sono io ad avere la serata libera invece adoro andare “di festa” al Les Enfants, all’Apolo e al 33/45.
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